mercoledì 31 marzo 2010

Il blog e la sua diffusione

Dashboard - Google Analytics.png
Non avevamo in mano sondaggi o indagini Doxa a disposizione per valutare le candidature a Sindaco di Lonigo. Posso solo render conto di quale picco di visite si sia registrato quando abbiamo pubblicato il nostro appoggio alla candidatira Boschetto. Non ha valore statistico, ma sicuramente significa quanto il blog sia seguito e in qualche misura condivse le posizioni assunte. Aspettiamo da parte di tutti commmenti e critiche e saremo ben lieti non solo di continuare nella strada intrapresa, ma di aprirci al confronto con altre posizioni.

martedì 30 marzo 2010

Giuseppe Boschetto Sindaco

BOSCHETTO.jpgE' con piacere personale che esprimo la soddisfazione per l'elezione di Giuseppe Boschetto a Sindaco e nella convinzione che sia il miglior risultato possibile non solo per la gestione del Comune di Lonigo, ma anche per i comuni limitrofi che avranno solo da guadagnare dalla rinascita di Lonigo.
Da queste righe non può non andare un grazie anche a Donatella Roversi, che dopo questa tornata elettorale saremo ben lieti di ospitare con i suoi spunti sul blog. A tutti un augrio di buon lavoro.

lunedì 29 marzo 2010

Mauthausen

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Non spaventatevi, non sarà questo un post pippone sul nazismo e su tutti i fascismi. Io semplicemnete vorrei qui riportare un pensiero che ogni persona che abbia affrontato la Storia si deve fare:
Come ha potuto il nazismo fare quello che ha fatto senza che il popolo sapesse.
Tanti anni fa sono stato a Mauthausen e ho capito che il popolo non poteva non sapere, perché il Lager di Mauthausen è nel più bel posto del paese su un'ansa del Danubio. E il camino fumava.


domenica 28 marzo 2010

Come è potuto succedere?


Grazie al mio amico Diego per il servizio da Montecchio Maggiore. Forse l'informazione passa anche per altri canali e Diego con il canale Puntualizziamo da un contributo all'informazione.
Anche il Vescovo Nosiglia ha avuto parole di sconforto per quanto successo a Montecchio.

Attenzione stiamo parlando di Montecchio Maggiore (Prov. Vicenza).

sabato 27 marzo 2010

Se ci si ferma a pensare

La cultura sottile.png

Mi ero già trovato a leggere un post di Fausto Colombo e anche questa volta mi sento di consigliarne la lettura.

venerdì 26 marzo 2010

Donatella Roversi : una collaboratrice del nostro blog

Roversi.jpg Non possiamo esimerci dal scrivere qui con sincerità un sentito augurio di successo alla candidatura di Donatella che su questo sito da tempo ha voluto appoggiare la nostra iniziativa e ha contribuito con degli interventi. Riporto qui i riferimenti ai suoi interventi :
La scuola Materna di San Cesareo, Immigrati Italiani in USA e Le Riforme difficili e vi invito a controllare la data (tenete conto che questo blog è nato il 21 agosto 2009) a conferma d i un suo interesse disinteressato alla causa dei più deboli e per una migliore giustizia sociale. Tema quest'ultimo che vede le Amministrazioni Comunali in prima linea. Credo che avere un consigliere come Donatella Roversi in Consiglio Comunale sia una contributo importante.

giovedì 25 marzo 2010

Endorsement to Giuseppe Boschetto

BOSCHETTO.jpgEndorsemnt : un atto pubblico di appoggio a qualcuno. Atto che si compie generalmente in occasione di elezioni politiche per espimere alla luce del sole, senza mezzi fini, la propria adesione ad una persona e ai programmi che vuol portare avanti.

Appoggio e invito ad appoggiare la candidatura di Giuseppe Boschetto a Sindaco di Lonigo

Mi onoro di conoscere Giuseppe Boschetto che ho avuto il piacere di incontrare la prima volta anni fa in un viaggio in Germania. E' persona che ho avuto modo di apprezzare per la sua concretezza e per il piacere di stare con le persone ad ascoltare e raccogliere le diverse esigenze. Credo che sia persona degna di essere eletta Sindaco di Lonigo in un incarico che ha già ricoperto negli anni passati.
Se si scendesse in Lonigo e si chiedesse quale sia stato il Sindaco più rappresentativo degli ultimi 20 anni non si può non sentire citare Giuseppe Boschetto.

mercoledì 24 marzo 2010

Bambini a pane e acqua a Montecchio

scuola_manzoni_montecchio--190x130.jpgLa sindachessa di Montecchio Maggiore butta la maschera. Il primo cittadino rifiuta la mensa ai bambini, figli di genitori morosi.
Rosanna Filippin, segretario regionale del PD, «certi comportamenti spiegano più di mille parole. Ecco un bell’esempio del Veneto modello Lega. Il sindaco della Lega non ha esitato a punire dei bambini per un problema di cui non portano alcuna responsabilità. È un comportamento che ripugna. Altro che radici cristiane: vergogna »
La deputata Democratica Daniela Sbrollini promette un’interrogazione alla Camera, e il consigliere regionale ricandidato Claudio Rizzato (PD) denuncia "che i valori di civiltà del Veneto e della nostra provincia possano essere negati da queste assurde scelte amministrative".

Fonte Corriere della Sera edizione "Corriere del Veneto"

Regionali ad Alonte : piccole cose per noi

jpg_1891248.jpgChe questa settimana si svolgano le Regionali non sono io a scoprirlo, quello che qualche volta mi viene chiesto è perché si debba votare anche ad Alonte. Provocazione che non toglie il diritto al voto agli Alontini, ma che segna l'insofferenza verso questa politica sporca e mercificata che ci viene proposta.

A questo proposito mi tornano alla mente le parole di Enrico Letta nell'ultimo incontro che ha tenuto a Lonigo a sostegno della candidatura di Boschetto a Sindaco e per il candidati del PD alla Regione Veneto.

Nel bel mezzo del suo discorso riferì di un sondaggio appena svolto.
2 domande secche che hanno dato un risultato netto :
Chiesto alla persona come sarebbe stato per lui il 2010 rispetto al 2009, la stragrande maggioranza ha risposto che sarebbe stato meglio.
Chiesto come sarebbe stato per l'Italia il 2010 rispetto al 2009, la stragrande maggioranza ha risposto che sarebbe stato peggio.

domenica 21 marzo 2010

La parabola dei Talenti

Matteo 25,14-30

180px-Parable_of_talents.jpg"14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti."

venerdì 19 marzo 2010

Difendere la rete - Lawrence Lessing

images.jpegIl copyright. I governi devono riconoscere che la guerra che facciamo contro i nostri figli per fermare lo scambio illegale di file non si può vincere e che bisogna trovare un modo perché gli artisti siano compensati senza criminalizzare una generazione.

Il giornalismo. Servono maggiori protezioni per i giornalisti indipendenti, per assicurare un controllo significativo sull’operato del governo e dei poteri forti.

La fiducia. I governi devono essere sensibili ai tipi di conflitti che indeboliscono la fiducia nella democrazia.

Tratto da un articolo di Wired

giovedì 18 marzo 2010

Franco Perlasca ricorda suo padre Giorgio

volantino PERLASCA 14,8x21.jpg Un occasione per conoscere la storia di un eroe raccontata dal figlio. Un uomo, che quando pareva l'umanità avesse perso il sentimento della pietà, si è adoperato per salvare centinaia di ebrei. Giorgio Perlasca era un uomo comune come tanti di noi che ha saputo capire cosa stesse succedendo e opporsi. Opporsi a quella violenza che molti negavano perché vincente, e giusta non era : il razzismo. Una bella occasione che mi sento di suggerire per spendere una serata diversa al Teatro Modernissimo di Noventa venerdì 19 marzo alle 20.30.

mercoledì 17 marzo 2010

Dizionario : Governare

images.jpegIn un senso molto ampio il governo è l'insieme dei soggetti che in uno stato detengono il potere politico. Questo significato, laddove vige la separazione dei poteri, abbraccia tutti gli organi dello stato e degli altri enti pubblici, appartengano essi al potere legislativo, esecutivo o giudiziario. Si fa riferimento a questo significato quando si dice che il governo, assieme al territorio e al popolo, è uno degli elementi costitutivi dello stato. Il significato può essere ulteriormente ampliato includendovi anche le forze politiche e sociali, quali i partiti e i sindacati, che pur non essendo parti dello stato o enti pubblici, partecipano comunque all'esercizio del potere politico.

Dizionario : Autoritarismo

images.jpegCon il termine autoritarismo si indica l'atteggiamento di chi esercita un'autorità, trascurando o eliminando del tutto i limiti legali del suo potere. Con lo stesso termine storiograficamente s'identifica generalmente un particolare tipo di organizzazione politica cresciuta nel corso del Novecento.

martedì 16 marzo 2010

Storia dell'ENI

banner_GreenNordest_Week.jpg Credo fortemente che per capire, decidere e poter incidere si debba conoscere la storia. Un grazie a Diego che mi ha voluto segnalarare questa intervista a Benito Livigni (assistente di Enrico Mattei). Questo alla vigilia di una settimana importante nel campo delle energie rinnovabili.
Nella settimana dal 22 al 26 marzo si terrà a Bruxelles la quarta edizione della ''Settimana per l'energia sostenibile''.
"Il Nord-est può diventare una area metropolitana green" così sostiene Paolo Gurisatti, presidente di Habitech.

lunedì 15 marzo 2010

Dai tappi delle bottiglie di plastica

Mi son sempre chiesto come nascessero quelle raccolte spontanee di tappi a favore di una Croce rossa o per un pozzo in Tanzania. Come mai quelle raccolte erano sempre di tappi e poi è vero che valgono dei soldi.
Finalmente ho capito l'arcano e voglio con voi condividere il perché si raccolgano tappi di plastica e non le bottiglie.
Innanzi tutto ogni tappo di bottiglia di plastica ha il valore di € 0,04 e una tonnellata di tappi vale circa € 170.
E perché non vengono raccolte anche le bottiglie?
La legge lo vieta perché la raccolta dei rifiuti urbani è affidata a società che ne hanno la concessione in esclusiva come la Utilia ad Alonte.
E da qui nascono alcune domande in Alonte che vorrei vedere risolte:
Quanto è il guadagno di Utilia dalla raccolta di rifiuti in Alonte?
Quanto costa all'Amministrazione Comunale il servizio? e perché non lanciare una raccolta in Alonte finalizzata a qualcosa di buono?
Come diceva De Andrè in "via del campo":
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.

domenica 14 marzo 2010

"con cocente dolore" - "Mit brennender Sorge"

images.jpegIl 14 marzo 1937 papa Pio XI pubblica l'enciclica "Mit brennender Sorge" ('con cocente dolore'), nella quale affronta la situazione della chiesa cattolica tedesca e dei suoi membri nella Germania nazista. La Chiesa di Roma aveva siglato una sorta di concordato con il governo nazista nel 1933, assicurandosi la libertà di culto e la non interferenza dello stato negli affari del clero, ma di fronte agli eccessi delle politiche razziali naziste ed al mancato rispetto degli accordi, il papa interviene con un'enciclica il lingua tedesca per condannare dottrine e pratiche che sempre più rivelavanoil loro carattere "pagano". Il documento deplora le violazioni del Concordato del 1933 e condanna la dottrina nazionalsocialista come fondamentalmente anticristiana. In particolare, il documento condanna in chiari termini il culto della razza e dello stato, definendoli perversioni idolatriche e dichiarando "folle" il tentativo di imprigionare Dio nei limiti di un solo popolo e nella ristrettezza etnica di una sola razza. La pubblicazione dell'enciclica diede avvio ad una recrudescenza in Germania delle persecuzioni contro i cattolici.

Testo tratto da History Channel, che ci ricorda come oggi sia l'anniversario della nascita di Albert Einstein.

Tweeto ergo sum

tweeto-ergo-sum-l.jpg

martedì 9 marzo 2010

Il capo del Governo

Ricevo sollecitazione da parte di Cinzia e pubblico volentieri.

Il capo del governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Ma un popolo onesto non lo avrebbe mai posto a capo del governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per interesse morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.

Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio di italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile, e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.

da Elsa Morante. Lo scritto, del 1° maggio 1945, è in Pagine autobiografiche postume, pubblicate in “Paragone Letteratura”, n. 456, febbraio 1988 (segnalato in Testi Infedeli da Stefano Nespor)

lunedì 8 marzo 2010

Per voi uomini

Vorrei dedicare il post odierno a una riflessione che mi è giunta qualche tempo fa e che ho tenuto nel cassetto per l'occasione. Infatti la festa delle donne in pieno periodo di campagna elettorale può essere lo spunto per riflettere sulla lunga marcia intrapresa dalle donne per il voto.



In questi giorni di tribune elettorali e spot, ci sembra ovvio che le donne possano votare ed essere elette. In realtà ciò accade in Italia solo dal 2 giugno 1946 (referendum per la scelta tra Monarchia e Repubblica), a seguito dell'introduzione del suffragio universale con Decreto Legislativo n°23, del 1° febbraio 1945. In questi 65 anni le donne hanno raramente ricoperto carihe governative importanti; quando però l'hanno fatto, hanno dimostrato serietà, preparazione e passione.
Ecco allora l'invito: nella composizione delle liste elettorali credo siano state abolite le "quote rosa" e pertanto le presenze femminili - veline a parte - sono sempre risultato di un impegno personale consolidato. Votiamole, almeno noi donne!

domenica 7 marzo 2010

Che presa per i fondelli

sabato 6 marzo 2010

Domenica primo appuntamento con la lista Boschetto

Domenica 7 Marzo alle ore 11 presso la Sala Convegni in Piazza Garibaldi verrà presentata la lista dei candidati della Lista: "LISTA CIVICA BOSCHETTO PER LONIGO".
Un'occasione per conoscere i candidati e il programma della lista capeggiata da Boschetto.

venerdì 5 marzo 2010

Il Gelso e la piazza

E' da qualche settimana o forse più, che il blog accenna alla volontà di definire meglio la propria identità. Nel post di ieri si collegava in modo arguto la realtà locale e quella nazionale, il piccolo mondo di Alonte e la libertà di accedere al web. Sono tutti argomenti stimolanti e che si continuerà a trattare, senza la pretesa di essere esaustivi ma con la voglia di creare scambio di opinioni.

In merito al profilo da assumere, ritengo che non ci siano grandi cambiamenti da fare: le visite confermano un gradimento che forse all'inizio non si pensava neppure! Quello che mi piacerebbe incrementare è il dibattito, o per lo meno la possibilità di aumentare l'utenza -prima di tutto alontina e poi dell'area berica - affinchè le idee possano circolare di più. In questo momento storico ritengo che ci sia bisogno di uscire dalla propria casa, ma tale movimento potrebbe essere solo virtuale. Ed ecco quindi che auspico che questo blog diventi una piazza virtuale, dove chi vuole può intervenire a suscitare discussioni o porre interrogativi. Mi chiedo però come lanciare l'impresa, ovvero come presentare l'attività alla piazza reale. Può bastare una serata, un aperitivo, un volantinaggio? Ed utilizzare l'Alontino, il Basso vicentino, il Corrierre vicentino per pubblicizzarlo? Le elezioni politiche possono esserci utili? E noi a loro?
Ecco io ora mi fermo e aspetto suggerimenti, soprattutto dai fedeli visitatori di queste pagine.

giovedì 4 marzo 2010

Come nacque l'asilo parrocchiale di Alonte (1955-58)

Leggo sul libretto della quaresima della Parrocchia di Alonte e Corlanzone la storia di come si arrivò a costruire la Scuola Materna. Dapprima un grazie a Don Gianni per aver dato spazio a questo episodio, poi una gradevole scoperta in Filiberto Dal Cortivo che con passione ha risistemato l'archivio Parrocchiale rendendolo una prezioso strumento di indagine storica della nostra comunità.

"Come nacque l'asilo parrocchiale di Alonte (1955-58)

"Siamo un gruppo di mamme della parrocchia di Alonte che ci rivolgiamo alla Eccellenza Vostra, piene di fiducia e sicure d'essere dalla bontà vostra esaudite in quello che riteniamo un nostro santo e inderogabile desiderio e cioè che la Eccellenza Vostra abbia da interessarsi affinchè, anche nella nostra parrocchia, abbia da funzionare il più presto possibile l'asilo".

Questa umile istanza,

inoltrata al vescovo di Vicenza probabilmente tra la fine del 1954 e i primi mesi dell'anno successivo, corredata da un elenco dei bambini nati ad Alonte negli anni compresi fra il 1949 e il 1953, è il documento che, nella sua toccante semplicità, costituisce una sorta di simbolica prima pietra nella costruzione della scuola materna di Alonte. E' come se, da quel momento, si fosse innalzato una specie di sipario su una rappresentazione felicemente conclusasi quattro anni più tardi, grazie, senza dubbio, al sostegno di alcune istituzioni, prima fra tutte l'Amministrazione Comunale nella figura del sindaco Clotilde Veronese (val la pena di ricordarla), ma precipuamente all'assidua disponibilità di moltissime famiglie alontine prodigatesi, con i sacrifici che tutti possiamo ben immaginare, affinchè la comunità possedesse finalmente una propria casa per l'infanzia.

Senz'altro singolare e commovente fu l'iniziativa di tante mamme, immagine molteplice e vivificante di un'energia e di una volontà coerenti e solide, che, senza starsene con le mani in mano ad aspettare invano che qualcuno provvedesse per loro, avevano deciso di mettere nero su bianco, dando un impulso forse determinante verso la realizzazione di un'opera tanto agognata dall'intera comunità. Fu così che il 18 maggio 1955 monsignor Carlo Zinato autorizzò, con proprio decreto, la costruzione su area di proprietà della prebenda parrocchiale di un fabbricato ad uso esclusivo di asilo infantile, anche se i lavori erano iniziati dal precedente mese di marzo, come risulta dai "Registri delte presenze degli edili", cioè dei muratori, a riprova di quanto il predetto decreto vescovile non fosse che l'ufficializzazione di un assenso già espresso e pervenuto per le vie brevi. Il Vescovo diede, inoltre, disposizioni perché la rendita del beneficio rimasto vacante della prebenda parrocchiale di San Biagio fosse devoluto a sostegno delle spese necessarie al compimento dell'opera, esaudendo così la richiesta che i membri del Comitato preposto all'erezione della scuola materna (Angelo Zarantonello che ne era il presidente, Bertillo Zarantonello, Gelindo Boron e Guido Mistrorigo) avevano in tal senso formulato con lettera datata 2 novembre 1955.

Le spese, il cui ammontare andava via via delineandosi attraverso i vari progetti sottoposti ai componenti del predetto Comitato da un'impresa edile di Alonte, erano costituite da somme in denaro con cifre a sei zeri. Un primo preventivo, non datato, ma verosimilmente esaminato dal Comitato nei primi mesi del 1955, prevedeva 1.120.000 lire per la parziale conclusione dei lavori; mentre un successivo preventivo, datato 28 maggio 1955, fissava il definitivo ammontare della spesa a lavori ultimati a 6.095.785 lire. Si pensi, perciò, alla difficoltà di reperire una tale somma di denaro che in quegli anni - i conti sono presto fatti -. rappresentava davvero un'enormità.

Eppure i membri del Comitato e quanti collaborarono con loro riuscimno nell'impresa, grazie all'aiuto di molti, in primo luogo dell'Amministrazione Comunale a cui, il 18 aprile 1955, il Comitato aveva inviato una lettera "perché voglia affrancare questa meravigliosa iniziativa". Benchè la minuta di questa missiva rechi nella parte in basso, a matita, la scritta "senza nisposta", il comune di Alonte provvide al sostegno delle spese di volta in volta occorrenti alla costruzione dell'asilo con regolari corresponsioni di somme in denaro.
Assai significativa e, per certi versi, drammatica è una lettera del 24 ottobre 1958, indirizzata al parroco di Alonte, ove l'allora primo cittadino Clotilde Veronese, nel consegnare le chiavi del fabbricato - a questo punto completato - a don Orsato, affermava di aver parzialmente liquidato i muratori, dato che in quella circostanza le risorse finanziarie comunali non consentivano ulteriori spese, di averli rimandati dal parroco stesso per il saldo definitivo e di aver sporto denuncia ai Carabinieri a seguito di insulti e minacce a lei indirizzate dalle maestranze, evidentemente furiose per non aver ancora ricevuto tutto il compenso pattuito.
Altre sostanziose elargizioni vennero effettuate dalla Banca Popolare Agricola di Lonigo, rispettivamente il 30 aprile 1956 e il 23 maggio 1958, con due somme di diecimila lire ciascuna; dalla Banca Cattolica del Veneto con sede Lonigo che il 14 marzo 1958 emise un assegno di cinquemila lire in favore del presidente del Comitato Angelo Zarantonello; dal Ministero dell'Interno che, nella figura e per interessamento del prefetto di Vicenza dr. Nicosia, concesse alla scuola materna di Alonte una sovvenzione straordinaria di 75.000 lire.

Ma ciò che consentì di giungere al momento fatidico - l'anno era il 1958 - in cui l'ultima rata fu definitivamente liquidata all'impresa costruttrice (la nota, a penna, datata 15 luglio 1958, che si trova assieme ad altri appunti relativi a precedenti pagamenti compiuti, appare in calce al preventivo del 28 maggio 1955); in cui degli alberi di tiglio, per i quali aveva fatto istanza al Vescovo di Vicenza Angelo Zarantonello con lettera dal 22 novembre 1956, vennero finalmente piantati nel cortile antistante la scuola materna; in cui le suore provenienti dall'Istituto delle Suore Francescane Elisabettine di Padova presero servizio presso l'asilo (contattati da don Orsato, avevano declinato l'invito la Congregazione Suore Francescane di Cristo Re di Venezia, l'Istituto Sorelle della Sacra Famiglia e l'Istituto Piccole Figlie di San Giuseppe entrambi di Verona, l"'lnstitution du Petit" di Sucy En Brie, città situata nel dipartimento della Valle della Marna, in Francia) fu il concreto, determinante, instancabile sostegno che la gente di Alonte mai fece mancare ai membri del Comitato per l'erezione della Scuola Materna e a quanti si adoperarono per la buona riuscita dell'impresa. D'altro canto, basta scorrere le pagine dei già citati "Registri delle presenze degli edili" per constatare quanto le entrate del costruendo asilo, ivi annotate, fossero primariamente fondate sulla buona volontà e sui sacrifici delle famiglie alontine.

Vi era chi, come Silvia Munaretti o la famiglia di Francesco Dal Bosco, aveva disposto, a guisa di 'lascito testamentario, che una somma di denaro, talora ingente come nel caso della signora Munaretti, fosse devoluta a sostegno delle spese occorrenti all'edificazione dell'asilo. Sorse, a tal proposito, un'accesa controversia fra il parroco di Alonte, da una parte, e i fratelli Angelo e Girolamo Munaretti, dall'altra, per la completa corresponsione di quanto previsto (due milioni di lire) nelle ultime volontà della sorella Silvia. Impugnando il testamento, Angelo e Girolamo Munaretti si rifiutarono di pagare la predetta somma e solo successivamente, il 26 gennaio 1956, si accordarono col parroco di Alonte per lasciare all'asilo l'importo di 700.000 lire.

Vi era chi, altresì, aveva generosamente messo mano alle proprie tasche, come l'insegnante Maria Veronese Bellin che, il 21 giugno 1956, consegnò ai membri del Comitato diecimila lire. Emergevano, infine, con straordinaria continuità le questue di grano e frumento, la cosiddetta "buona usanza", i proventi derivati dalla vendita di uova, pollame e uva, le singole offerte e le tantissime sottoscrizioni. In definitiva l'autentica solidarietà di uomini e donne di Alonte fu, simbolicamente, il vero cemento su cui l'asilo parrocchiale, oggi felicemente gremito di tanti bambini, ha posto e pone tuttora le proprie fondamenta. Una sorta di inestimabile patrimonio che tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di conoscere, apprezzare e ricordare ai nostri figli, perché la storia è vita e la vita non finisce mai.

Filiberto Dal Cortivo

P.S. La documentazione relativa alla storia dell'asilo parrocchiale è contenuta nelle buste nr. 7, 8 e 9 dell'Archivio Parrocchiale di San Biagio di Alonte."

mercoledì 3 marzo 2010

Scoop : ieri lo scriveva il Gelso oggi il Corriere della Sera

Ieri lo scriveva il Gelso di ALONTE oggi lo scrive sulla prima pagina il Corriere della Sera :
"Coloro che si erano illusi dopo le elezioni del 2008 che il Pdl fosse diventato un partito vero, qualcosa di piú di una lista elettorale, è stato costretto a ricredersi". E' invece "una corte", una "somma di rissosi potentati locali riuniti attorno a figuranti di terz'ordine, rimasuglio di oligarchie dei quadri di partito dei Governi della Prima Repubblica". Tra questi, "mischiati alla rinfusa, spesso nel Mezzogiorno, gente dai dubbi precedenti, ragazze troppo avvenenti, figli e nipoti, genti di ogni risma, ma di nessuna capacitá".


Un vecchio abbonato del Corriere della Sera riporta qui volentieri la tesi del suo direttore De Bortoli che si scusa dell'errore e della necessità di inserire in prima pagina l'articolo di Sergio Rizzo sulla corruzione nell'amministrazione pubblica. 


Chi scrive più volte si è battuto da queste colonne per avere un servizio Internet all'altezza dei tempi e aperto, senza censure e fonte di possibili confronti.
Ieri abbiamo dato un piccolo esempio di cosa possa essere una rete libera e collaborativa e ripaga dei piccoli sacrifici svolti per portare alla vostra attenzione il problema della comunicazione.


Attendiamo vostri commenti

Primo semestre di presenza de Il Gelso di ALONTE

E' in qualche modo tempo di bilanci e non dobbiamo a chi ci segue alcuni dati. Dopo più di 170 post ci hanno seguito un migliaio di persone con quasi 3000 visite, 6000 pagine viste e che ha avuto picchi di 200 visite in una settimana.
Innanzi tutto un grazie va a Emanuela che sempre contribuisce con spunti validi e riflessivi, ma anche ad altri che in forma minore hanno pure contribuito alla messa in onda di questa bella avventura. Belli i contributi di Donatella, Livio Valeriano e di quanti hanno voluto lasciare un loro commento.
Anche la caratterizzazione territoriale si sta affrancando come una utenza veneta senza trascurare le mie origini lombarde. E questo rende attuale il problema di cosa trattare nei post e di come si leghi Alonte con i temi trattati.
Io credo che le questioni trattate abbiano un profilo che trascende Alonte, ma che Alonte e la sua comunità non può trascurare.
Se a Legnago c'è una particolare attenzione sul problema nucleare, non può Alonte sentirsi meno coinvolta solo perché fuori provincia.
Se a Montecchio attuano leggi che esasperano la situazione degli immigrati non possiamo dimenticare che ogni sera una signora d'origine albanese mi chiude la scuola alle ore 23.00 perché non c'è bidella nostrana disponibile.
Se sulla provinciale San Feliciano non abbiamo ancora una rotonda che faccia meglio fluire il traffico o non c'è treno che mi permetta di prendere la coincidenza con il Verona Roma delle 6,30 è perché ci dobbiamo vale la pena ricordare i trasporti a livello provinciale e regionale.
Se a Lonigo non si presenta la lista del PDL e a Roma il PDL non arriva in tempo alla presentazione forse è perché i problemi sono simili.
O credete che l'esperienza che stanno facendo a Sarego sul fotovoltaico non debba vedere coinvolti anche noi.
Perché Alonte ha ancora un problema di banda larga e la questione è sempre più un problema nazionale.

Se questo blog parla di politica, e non solo, é perchè se vogliamo che le cose vadano meglio dobbiamo credere ad un concetto alto di politica. Come ci ricorda de Gregori :


E poi ti dicono "Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera". Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.

Un particolare grazie a tutti voi che ci seguite, e a tutti coloro che in durante questa mia assenza mi hanno  spinto a continuare.

martedì 2 marzo 2010

Corriere cosa combini ?

Oggi potreste non leggere l'articolo di Galli della Loggia :


"Coloro che si erano illusi dopo le elezioni del 2008 che il Pdl fosse diventato un partito vero, qualcosa di piú di una lista elettorale, è stato costretto a ricredersi". E' invece "una corte", una "somma di rissosi potentati locali riuniti attorno a figuranti di terz'ordine, rimasuglio di oligarchie dei quadri di partito dei Governi della Prima Repubblica". Tra questi, "mischiati alla rinfusa, spesso nel Mezzogiorno, gente dai dubbi precedenti, ragazze troppo avvenenti, figli e nipoti, genti di ogni risma, ma di nessuna capacitá".


Perché hanno tolto l'articolo dalla prima edizione.
Giusto per gradire

Galleria degli errori (orrori)

Tutti i telegiornali parlano del caso Roma e della mancata presentazione della lista del PDL nella provincia romana. Ieri c'era spazio per l'insinuazione che qualcuno possa aver bloccato l'accesso alla cancelleria per la registrazione. Le affermazioni in tal senso mi paiono parecchio gravi e tanto più gravi se non risultassero vere come pare. Poi si legge che anche a Milano la lista del PDL non è regolare e che 514 firme non sono valide. Poi si registra che a Monselice il PDL abbia registrato firme di morti.
E' possibile che si registrino una serie così impressionante di errori e tutti di uno stesso partito?
Si puo invocare alla congiura, alla magistratura talebana o peggio ai soliti comunisti.
Ma infine arriva Lonigo in provincia di Vicenza e tutto diventa più chiaro. A Lonigo la Lega e il PDL hanno litigato e anche il Giornale di Vicenza scrive che il PDL rimane fuori dalla corsa a Sindaco della cittadina di Lonigo. Semplice se ti trovi a sistemare le cose all'ultimo minuto può succedere che ci scappi l'errore o la litigata che ti butta fuori gioco e a Lonigo è successo, ma non siamo lontani dal pensare che anche a Roma non fossero tutti d'accordo e che il listino di Formigoni non fosse sufficientemente capiente. Come diceva il buon Trappattoni "non dire gatto se non lo hai nel sacco" o forse troppi appetiti si sono scatenati davanti ad un partito che non promette altro che facili carriere.

lunedì 1 marzo 2010

I marzo

Quando iniziammo a redigere questo blog ci trovammo curiosi di vedere chi ci seguisse. Fu con stupore che scoprimmo di avere un ascoltatore anche a Barueri sperduta località del Brasile. Con il passare del tempo notammo come il blog fosse molto seguito nel Veneto, ma non mancassero mai dei contatti dal resto del mondo. E si arriva ad oggi che gli immigrati nel nostro paese hanno deciso di scioperare per porre alla nostra attenzione i problemi che incontrano e la loro volontà di migliorare la loro e la nostra situazione. Eppure per noi veneti non dovrebbe esser difficile. Noi siamo stati immigrati in mezzo mondo e non è un caso che oggi qualcuno grazie ad internet voglia curiosare da che paese arrivi suo nonno e cosa si dica lassù. Nel passato secolo (... 1950 per mio padre) siamo stati in Belgio, in Francia, in Brasile, Argentina, America e pure in Alaska come qualche tempo fa ci ricordava una serata organizzata dagli amici di Meledo. E dire che dalle nostre parti avevano addirittura istituito una corriera per Aosta, tanto era il traffico di lavoratori che andavano in quelle terre a fare i minatori. E lì vicino a Torino eravamo quasi ben accetti perché arrivavano siciliani, calabresi e campani che erano trattati peggio di noi.
E adesso vogliamo prenderci qualche rivincita e non ricordarci cosa abbiamo passato, non vogliamo ricordare d'aver ospitato i partigiani quando si rischiava la vita con i tedeschi, non vogliamo ricordare quando ad Alonte le strade erano bianche e l'acqua non era in tutte le case. Ma chi scrive si prende delle libertà e vuol passare per veneto quando in realtà è nato a Gallarate in provincia di Varese.
Ma per chi è venuto qui in condizioni agiate non è un usurpatore, non ha portato via il lavoro ai veneti? O forse ricordate che chi come mio padre se n'é andato dalla sua terra contribuiva con le rimesse.
E come credete che possano rinascere paesi con la Guinea, il Burkina Faso in Africa se non con le rimesse dei suoi immigrati. Oggi questo blog si sente vicino a chi manifesta con gli immigrati perché immigrati siamo stati noi ed esprime solidarietà a tutti loro.