martedì 9 marzo 2010

Il capo del Governo

Ricevo sollecitazione da parte di Cinzia e pubblico volentieri.

Il capo del governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Ma un popolo onesto non lo avrebbe mai posto a capo del governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per interesse morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.

Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio di italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile, e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.

da Elsa Morante. Lo scritto, del 1° maggio 1945, è in Pagine autobiografiche postume, pubblicate in “Paragone Letteratura”, n. 456, febbraio 1988 (segnalato in Testi Infedeli da Stefano Nespor)

1 commento:

  1. Per un Capo di Governo che pretende rispetto credo che forse ha fatto qualche errore di impostazione personale . Se deve essere un esempio di maoralità credo sia PROPRIO IL CONTRARIO di quello che vuole dimostrare ! Berlusconi, Capo di Governo, non può permettersi di offendere uno dei capisaldi della nostra Costituzione : Potere Legislativo, Esecutivo e Giudiziario . Credo che le sue volgarità e le sue offese sono l'unica Carta d'Identità di quest'uomo, a cui non interessano le necessità e le preoccupazioni degli Italiani ! Sembra impossibile ma questa è la fotografia di questo PAPPAGONE della Politica !
    bruno - BIEMME 70

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