lunedì 23 agosto 2010

4 novembre 1915

Leggo sul Giornale di Vicenza dell'iniziativa del Comune di Noventa Vic. di voler ricordare chi si distinse durante la I Guerra Mondiale. La
Manifestazione si inquadra nella cornice dei festeggiamenti del 150^ dell'Unità d'Italia. L'occasione è quanto mai importante per rinnovare a noi gli eventi di quegli anni. Sono almeno un paio i motivi di riflessione che vorrei qui condividere. La disfatta di Caporetto del 1916 portò le genti dell'altipiano di Asiago a dover sfollare e le nostre terre furono terre di accoglienza come testimoniano i numerosi gemellaggi dei nostri Comuni o i racconti della nonna quando si trovò in un piccolo paese come Alonte ad insegnare in una classe di 44 alunni. Eppure non possiamo dimenticare che quella piccola invasione infastidì i nostri nonni e creò del disagio. Non popoli provenienti dal Sud del mondo, ma nostri fratelli vicentini che venivano a turbare la nostra relativa tranquillità. E dire che appena dopo gli stessi nonni si trovarono ad emigrare e invocare quello spirito d'accoglienza che a loro era così tanto costato. Poi i miei ricordi non possono non andare alla caserma Monfenera di Cagliari. Li sul retro del portone d'ingresso campeggiava un enorme affresco ai caduti sardi sull'altopiano d'Asiago venuti dalla lontana Sardegna a morire nel Vicentino per costruire la nostra Patria ed è grazie anche al loro sacrificio che oggi possiamo onorare la nostra Patria ed esser orgogliosi d'esser ... Italiani. E poi un ricordo a mio nonno Giuseppe che fu onorato e autorizzato a fregiarsi della medaglia a ricordo della guerra del 1915-1918. e io sarò ben contento se potrò ricordarlo con altri nipoti il 4 novembre a Noventa Vic. BlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop

sabato 21 agosto 2010

Buon compleanno

Oggi chi scrive ha festeggiato il compleanno di questo blog tra i ragazzi. Era da tempo che coltivavo l'ambizione di insegnare scacchi ai ragazzi, e oggi mi sono trovato nella sede della Pro Loco di Alonte con 2 collaboratori e 9 ragazzi a parlare di scacchi. E' stato tutto molto bello e devo ringraziare quei ragazzi del '98 (quasi tutti della classe del '998) che hanno voluto con me condividere più di 2 ore. E' la prova che i ragazzi hanno voglia di qualcosa di più che un semplice videogioco e credo che gli scacchi possano essere una forma di svago di tutto rispetto. L'occasione sarà ripetuta settimana prossima dalle 9.30 alle 11.30 presso la sede della Pro Loco, entrata posteriore delle Scuole Elementari e sarà per me impegnativo soddisfare le curiosità degli allievi. La cosa mi da ancora più soddisfazione se penso al portare gli scacchi in piazza. L'evento di oggi dovrebbe costringere Pro Loco e amministrazione comunale ad aderire alla proposta di mettere degli scacchi da 60 cm in piazza in una gabbia metallica e far diventare il bar titolare del deposito. Un altro motivo di soddisfazione è esser tornato a scrivere sul blog, ma potendo raccontare un episodio di viva 'vera' e quindi coniugare in modo tangibile quella associazione tra realtà virtuale e vita sociale. Voglio qui anche ricordare e ringraziare Angelo B. e Tiziano Z. Che mi hanno aiutato nella preparaIone e assistenza della giornata. BlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop

domenica 1 agosto 2010

Giocare ad Alonte

L'estate è il momento del gioco, del divertimento e della rottura delle regole che valgono nel resto dell'anno. Anche per la maggior parte dei bambini che può alzarsi con calma e andare a dormire tardi, giocare senza orari, in compagnia di amici vecchi e nuovi...forse queste sono le vere vacanze e meno i vari campi organizzati da parrocchie ed associazioni.
Ma dove si gioca ad Alonte? Personalmente sono a conoscenza di due aree attrezzate per bambini: quella della "contrada arancione" e l'altra in via 1°maggio a Corlanzone. Della prima ho sperimentato l'acqua ferma sugli scivoli perchè sono stati posizionati contro pendenza, l'erba incolta e gli spigoli del cemento che la delimita; del secondo invece voglio parlare più diffusamente. Fino a qualche anno fa il lotto libero del quartiere destinato a verde pubblico era occupato da un prato usurato dalle corse dei bambini che giocavano a calcio liberamente, da un paio di giostrine e una castello con annesso scivolo, una panchina che a seconda delle necessità veniva spostata all'interno dell'area....Molto poco dignitoso per un quartiere residenziale, ma efficace come punto di incontro.
La precedente Amministrazione ha pensato giustamente di rendere più decorosa l'area e ha speso parecchi soldi pubblici per trasformare il parco giochi in un'area attrezzata per il calcetto: sono comparse le porte, delle bellissime linee di campo, le bandierine per il calcio d'angolo, il tutto posizionato su un prato sintetico, perfetto in ogni stagione, che non necessita di acqua e di manutenzione. Dicono che è stato voluto dai ragazzi del quartiere, che ora sono grandi e che vanno a giocare a calcio in squadra nei paesi limitrofi o non giocano più. Accanto al campo, il triangolo libero sotto i fili della cabina elettrica (e i campi magnetici!) hanno trovato posto alcune giostrine, due panchine, il tutto tra alte reti metalliche che proteggono l'uscita del pallone e le proprietà limitrofe: una sorta di piacevole prigione. Dimenticavo: 4 alberi a far ombra sul campo, che cresceranno in modo lento (chi ha scelto il ginko biloba?!) ed inopportuno (sono cespugliosi!).
Ora riconosco che il tutto offre al primo impatto una gradevole sensazione, grazie anche ai sassi a vista (saranno in tono con un quartiere degli anni '60?! Ma del resto dobbiamo garantire il lavoro ai cavatori che poi ci finanziano!) e alla seduta in marmo del muretto, però vorrei segnalare il rovescio della medaglia: sotto il sole di luglio, l'erba sintetica diventa sostanzialmente una colata di plastica verde nera che raggiunge temperature prossime a quella dell'asfalto (i bambini sono tornati a casa dicendomi che i piedi scottavano!); allora si gioca di sera... fintanto che la luce naturale lo permette: già perchè il timer dell'illuminazione è rotto (alcuni dicono manomesso per non essere disturbati dalle grida); la segnalazione è stata fatta, ma i risultati non si vedono.
Credo che tutti abbiano delle sacrosante rivendicazioni su quest'area: il fatto sostanziale è che ciò evidenzia scelte sbagliate a monte: serviva proprio un campetto così strutturato? Non era meglio un'area verde (con erba naturale, più fresca anche se più costosa) adatta a molteplici usi, con spazi adeguati a tutte le età che permettevano una fruizione da parte anche di adulti che potevano controllare a loro volta linguaggi e volume dei ragazzi?
Qualcuno si chiederà il perchè di tale post. Eccolo spiegato: nell'ultimo numero dell' Alontino che è arrivato, si ringrazia apertamente il senatore Franco per aver permesso il finanziamento del futuro parco giochi in zona palestra. Auspico una progettazione seria dell'impianto, adeguata alle necessità dei fruitori e non solo una realizzazione a vantaggio dell'immagine dell'Amministrazione. Perchè non tentare un esperimento di progettazione partecipata con le classi della scuola dell'infanzia e della primaria?..."Sogno di una notte di mezza estate"!