sabato 16 gennaio 2010

Qualcosa mi diceva che aveva senso ...



Oltre una passione giovanile, mai sopita per Israele, mi iniziavo a chiedere perché scrivessi così spesso di Ebrei, Palestinesi e di razzismo. L'altro cruccio era quello di uscire dal tema che questo blog si prefigge : vedere il mondo da Alonte. Allora, oltre una certa libertà che chi scrive si dà, iniziavo a non capire cosa potesse centrare Israele e gli Ebrei in uno sperduto angolo di Veneto quale è Alonte.
Poi i puntini di una sottile linea si sono uniti e incominci a capire che non si può stare tranquilli.
L'anno scorso non avevo preso bene il venire a casa mia, in occasione del canto della stella, a parlottare su come le stelle di Davide stessero bene cucite sui cappotti nei campi di sterminio. Poi un ragazzo di Alonte qualche mese dopo veniva strattonato e convinto a tagliare i capelli in centro a ... Lonigo (Vicenza).
Mi venivano alla mente i ricordi di quando a Varese si buttavano i polli nel pallazzetto dello Sport in sfregio al Maccabi - Tel Aviv che giocava una partita di basket o a quando negli anni '70 c'era qualche problema attraversare Piazza San Babila.
E poi si dice che una rondine non fa primavera.
Quest'inverno, nel pieno della preparazione della serata su Israele, leggevo un articolo che riporta la censura in Libano del Diario di Anna Frank; e ora devo leggere che un deputato della Repubblica Italiana solleva un'interrogazione al ministro dell'Istruzione per censurarne la lettura in una scuola lombarda. Allora continuerò a scrivere di Israele perché il razzismo è una brutta bestia e si esprime in diverse forme. O forse il grave è quello che scriveva sul Corriere della Sera del 14 gennaio a pagina 40 Sergio Harari  "... fino a poco tempo fa certi discorsi non si facevano neppure sottovoce: oggi sono socialmente accettati .. " e lo stesso giorno sul Corriere della Sera a pagina a pag. 21 titolava "Clochard ucciso nell'acqua gelata".
Allora io credo che si debba tornare a far Politica nel senso più nobile della parola.

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