Peccato perdere un buon ministro, ma pare che la politica italiana riesca superarsi anche quando va benino. Il Ministro Zaia interviene sul Corriere della Sera del 4 gennaio sul problema sollevato dal quotidiano circa lo spreco del pane. Ogni giorno a Milano vanno buttati 150 quintali di pane in quanto non economica nessuna forma di recupero.
Ben ha fatto il Corriere a sollevare la questione e mettere in evidenza come la catena della distribuzione produca effetti così mostruosi appellandosi al libero mercato, senza rendersi conto della inefficienza del sistema e di come non si possa pensare che BUTTARE del cibo sia uno scarto di produzione.
A questo proposito il Ministro Zaia scrive al Corriere nella giornata del 5 gennaio una lettera che andrebbe sottoscritta da tutti e che fa onore al Governo. L'uomo giusto al posto giusto per intervenire in quanto Ministro dell'Agricoltura e referente di spicco del Governo.
Il Ministro fa cenno anche ad organizzazioni quali Colletta Alimentare e Last Minute Market che potrebbero intervenire in situazioni di spreco alimentare per ridistribuire i preziosi articoli a persone bisognose. In aiuto a questo tipo d'intervento esiste la legge che permette ai supermercati di scaricare le eccedenze a organizzazioni ONLUS con un rientro fiscale importante.
Il post va chiuso con una buona notizia: Alonte non è soggetta al fenomeno in quanto realtà paesane come la nostra riescono a ottimizzare gli scarti e gli allevamenti riescono ad assorbire il surplus (pane buono ai tori).
giovedì 7 gennaio 2010
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Se non vogliamo perdere questo ottimo ministro, basta votare Laura Puppato alle prossime Elezioni Regionali ( ammesso che venga candidata)
RispondiEliminaFausto Vigolo