"Và a Bagg a sona l'ôrghen!".
(per i non milanesi, letteralmente: "Vai a Baggio a suonare l'organo!" Laddove Baggio, era un paesello adiacente a Milano, oggi incorporato nella metropoli.
Il curato di Baggio, che era povero ma desideroso di abbellire la sua chiesa, non potendo acquistare un organo per accompagnare con la musica sacra le funzioni più solenni, si contentò di farlo dipingere sul muro nell'interno della chiesa. Il fatto suscitò a suo tempo, ossia cent'anni or sono, una certa ilarità, e ne venne il detto "và a Bagg a sonà l'ôrghen", che vuol dire vai a Baggio a suonare l'organo.
Si indirizza di solito ai seccatori che hanno tempo da perdere e ne fanno perdere agli altri.)
Non ho resistito. L'ho presa da Spinoza.it.
Io a scuola opterò per il varesotto, e voi?