E' un periodo di appelli, di firme e di tentativi di cambiare l'inesorabilità di decisioni palesemente sbagliate e dannose.
Oggi propongo all'attenzione di coloro che ci seguono un nuovo importante appello: Don Ciotti invita tutti a ribellarsi contro un emendamento della finanziaria che pone in vendita i beni confiscati alla mafia. Il bisogno di far cassa, fa dimenticare che al Sud chi potrebbe comprare tali beni è proprio di nuovo la mafia e che la proposta di dare ad associazioni onlus tali beni, era stata firmata da moltissimi italiani nel 1995. Sul sito si trovano informazioni sulle attività delle associazioni, sui prodotti e tutti i riferimenti legislativi del caso.
Questo vuol essere prima di tutto un tributo personale ad un uomo di coraggio, ascoltato ormai tanti anni or sono, in un Duomo gremito a Noventa. Allora parlava ai giovani di droga e dipendenza: la sua battaglia continua!
I beni confiscati alla mafia avranno un loro naturale acquirente ... la mafia stessa che potrà acquisirli a prezzi competitivi (appunto a prezzo d'asta alla quale altri non concorreranno per paura) così potranno riciclare anche un pò di denaro sporco che, dunque, puliranno con la candeggina offerta dalla stato: due vantaggi in uno. E' così che questo governo ha inteso la lotta alla mafia ... con buona pace dei don Ciotti e di chi ancora crede nella loro fondamentale opera di recupero delle coscienze.
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