Ho pensato di celebrare il 25 Aprile a Vicenza dove il Sindaco Achille Variati aveva invitato per l'occasione Massimo Cacciari, e anche questa volta l'intelligenza e un pensiero limpido e forte non ha tradito. Non ho trovato miglior cronaca dell'accaduto che l'articolo del Giornale di Vicenza che ha fedelmente riassunto il discorso di Cacciari e che qui mi permetto di riportare.
«Servono poche, ma importanti riforme. La Repubblica è una, ma dovrà essere federale all'insegna della sussidiarietà. Una visione conservatrice della nostra Costituzione sarebbe falsa, quanto chi la vorrebbe affondare. Bisogna uscire dall'immobilismo che ci stringe da decenni». Avanti tutta. Con slancio, ma senza contorsioni. Con concetti chiari e forti. È iniziata tre minuti prima di mezzogiorno l'orazione ufficiale per il 65° anniversario del 25 aprile di Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia.
lunedì 26 aprile 2010
domenica 25 aprile 2010
25 Aprile ad Alonte
La resistenza è passata dolorosamente anche per Alonte.
A iperitura memoria ricodiamo:
Furlanetto Valentino, Furlanetto Giuseppe, Fusato Antonio, Fusato Luciano e Speroniero Rino
caduti il 27 aprile 1945
Prima vennero per gli ebrei
Prima vennero per gli ebrei
e io non dissi nulla perché
non ero ebreo.
Poi vennero per i comunisti
e io non dissi nulla perché
non ero comunista.
Poi vennero per i sindacalisti
e io non dissi nulla perché
non ero sindacalista.
Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa.
Martin Niemoeller, pastore evangelico deportato a Dachau
e io non dissi nulla perché
non ero ebreo.
Poi vennero per i comunisti
e io non dissi nulla perché
non ero comunista.
Poi vennero per i sindacalisti
e io non dissi nulla perché
non ero sindacalista.
Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa.
Martin Niemoeller, pastore evangelico deportato a Dachau
sabato 24 aprile 2010
Rita Levi Montalcini
"Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente." (Rita Levi Montalcini, dall'intervista di @Paolo Giordano, 100 anni di futuro, @Redazione Wired Ita...
..e l'italia non si è ricordata di lei!
che strano questo paese!
Marta
Grazie alla amica Marta che ha voluto ricordare Rita Levi Montalcini.
Apprezzabile la campagna via web organizzata da Wire.it a cui ha partecipato anche puntualizziamo.it dell'amico Diego
..e l'italia non si è ricordata di lei!
che strano questo paese!
Marta
Grazie alla amica Marta che ha voluto ricordare Rita Levi Montalcini.
Apprezzabile la campagna via web organizzata da Wire.it a cui ha partecipato anche puntualizziamo.it dell'amico Diego
I cardini della compatibilità energetica
Come spunto di riflessione sull'energia e il nostro futuro riprendo oggi alcuni punti riassuntivi del libro di Mirco Rossi "Energia e futuro".
Spero che questo decalogo inviti ad una lettura che scorre piacevole e non dogmatica come può apparire qui che si son voluti raccogliere i punti salienti della compatibilità energetica.
Valutare ciò che si produce per gli effetti sulla qualità della vita dell'uomo in rapporto con la natura piuttosto che per quelli sull'economia.- Introdurre in ogni ambito i concetti di "spesa energetica" e di " bilancio energetico", da verificare tramite l'analisi dell'intero ciclo di vita
- Considerare importante il bilancio energetico oltre che il bilancio economico di un'iniziativa o di un progetto.
- Migliorare continuamente l'efficenza di tutti i sistemi
- Allungare i tempi di utilizzo e la durata dei beni
- Risparmiare energia quotidianamente con una vita sobria e austera
- Sviluppare al massimo tutte le fonti di energia che presentano un bilancio energetico sufficientemente positivo, rispettando l'ambiente e le esigenze alimentari
- Incentivare e sviluppare la ricerca pura e applicata
- Adottare uno stile di vita poco consumistico, privilegiando i rapporti umani al possesso di oggetti
- Modificare l'idea di sviluppo nei paesi ricchi, perseguendo una forma di benessere compatibile con il resto dell'umanità, delle altre forme di vita e delle risorse disponibili
Spero che questo decalogo inviti ad una lettura che scorre piacevole e non dogmatica come può apparire qui che si son voluti raccogliere i punti salienti della compatibilità energetica.
giovedì 22 aprile 2010
mercoledì 21 aprile 2010
Carpooling e il vulcano
L'eruzione del vulcano islandese sta provocando enormi danni al trasporto europeo. Come sempre nelle tragedie si evidenziano fattori prima trascurati e dall'emergenza resi importanti. Ricordo quanto avvenne l'attentato dell' 11 Settembre. I viaggi aerei ebbero un tracollo ed emerse l'utilità delle video conferenze. Il fenomeno internet non era ancora esploso nei termini che oggi conosciamo, ma ci si rendeva conto che una video telefonata poteva sostituire qualche viaggio "d'affari".
Oggi si registra un'impennata dei servizi di car-pooling. Io avevo agganciato su twitter un servizio di carsharing che ho dovuto staccare dato l'incremento eccessivo che avevo nei tweet. Oggi leggo su Wired che il fenomeno ha cifre importanti che dovrebbero far riflettere su come si possa circolare.
Oggi si registra un'impennata dei servizi di car-pooling. Io avevo agganciato su twitter un servizio di carsharing che ho dovuto staccare dato l'incremento eccessivo che avevo nei tweet. Oggi leggo su Wired che il fenomeno ha cifre importanti che dovrebbero far riflettere su come si possa circolare.
martedì 20 aprile 2010
Il Post e il tuo giornale personale
Oggi è in edicola su internet il nuovo giornale diretto da Luca Sofri: il Post. Trovo che l'idea di raccogliere le notizie che circolano sui canali d'informazione e certificarne la bontà e l'importanza sia un'opera semplice e affascinante al tempo stesso. Il post mi semplificherà la vita e mi permetterà d'avere uno sguardo sul mondo con un semplice click.
Mi aspetto che qualcuno contesti la sua linea editoriale e che anche questo tentativo possa cadere in errori già visti in altri giornali, ma alcune premesse fanno ben sperare. Trovo azzardato non inserire box dal richiamo pruriginoso, ma qualificante d'una informazione che non cerca il sensazionalismo ma vuole andare al nocciolo delle questioni. Staremo a vedere. Io intanto volevo suggerirvi come fare un .... proprio giornale on-line.
Grazie a paper.li e ai follower che ho su twitter si è creata la possibilità di comporre un mio giornale personale http://paper.li/ilgelso. Non solo vi invito ad andare a visitarlo, ma a suggerirmi vostri eventuali creazioni.
Mi aspetto che qualcuno contesti la sua linea editoriale e che anche questo tentativo possa cadere in errori già visti in altri giornali, ma alcune premesse fanno ben sperare. Trovo azzardato non inserire box dal richiamo pruriginoso, ma qualificante d'una informazione che non cerca il sensazionalismo ma vuole andare al nocciolo delle questioni. Staremo a vedere. Io intanto volevo suggerirvi come fare un .... proprio giornale on-line.
Grazie a paper.li e ai follower che ho su twitter si è creata la possibilità di comporre un mio giornale personale http://paper.li/ilgelso. Non solo vi invito ad andare a visitarlo, ma a suggerirmi vostri eventuali creazioni.
lunedì 19 aprile 2010
Il Post - un nuovo quotidiano
Domani apre Il Post il nuovo quotidiano online diretto da Luca Sofri. L'idea è alquanto semplice: rilanciare le notizie che circolano in rete in un unico foglio che svolga l'opera necessaria di certificazione della notizia.
Il progetto editoriale ha una sua rilevanza se si pensa che attorno a questo progetto si sono raccolti un certo numero di giornalisti, un fondo d'investimento che prevede un breack-event in 3 anni e una diffusione limitata solo dalla curiosità dei lettori in internet.
Il Gelso ha più volte pubblicato con orgoglio i suoi dati d'ascolto, ma nulla hanno a che vedere con i contatti che riesce a registrare l'attuale blog di Luca Sofri. http://www.wittgenstein.it/ registra circa 12 mila visitatori unici al giorno.
Noi con le nostre 7 mila visite abbiamo accumulato quasi € 40 di pubblicità e intendiamo smettere quando raggiunti i € 70 Google ci liquiderà la cifra. Immaginate cosa possa muovere un giornale on line che si affidasse a questo canale, e quali potenzialità ancora sono da scoprire.
Per ora buona lettura.
Il progetto editoriale ha una sua rilevanza se si pensa che attorno a questo progetto si sono raccolti un certo numero di giornalisti, un fondo d'investimento che prevede un breack-event in 3 anni e una diffusione limitata solo dalla curiosità dei lettori in internet.
Il Gelso ha più volte pubblicato con orgoglio i suoi dati d'ascolto, ma nulla hanno a che vedere con i contatti che riesce a registrare l'attuale blog di Luca Sofri. http://www.wittgenstein.it/ registra circa 12 mila visitatori unici al giorno.
Noi con le nostre 7 mila visite abbiamo accumulato quasi € 40 di pubblicità e intendiamo smettere quando raggiunti i € 70 Google ci liquiderà la cifra. Immaginate cosa possa muovere un giornale on line che si affidasse a questo canale, e quali potenzialità ancora sono da scoprire.
Per ora buona lettura.
domenica 18 aprile 2010
Buone letture : Energia e futuro
Addio buon vecchio zio petroil, ci mancherai.
Il passaggio per Noventa Vicentina di Mirco Rossi ha permesso agli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Da Vinci" di affrontare il tema dell'energia del nostro futuro.
Lo sviluppo che il petrolio ci ha concesso va compreso e forse bisogna superare il binomio "petrolio energia" e analizzare come e quanto siamo petroil-dependent.
Il libro passa attraverso il come eravamo e come siamo passati dall'uomo del ghiaccio prima al frigorifero in ogni casa, poi al condizionatore e infine al buco dell'ozono e al riscaldamento climatico.
"Energia e futuro" ci aiuta in questo viaggio e se non avete occasione d'incontrare Mirco Rossi, l'invito alla lettura del libro è un passaggio quasi obbligato.
Energia e futuro. Le opportunità del declino.
Editore EMI
ISBN : 9788830718739
256 pagine
Autore: Mirco Rossi Membro di ASPO (Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio) realizza conferenze e partecipa a dibattiti organizzati da gruppi culturali e associazioni.
Il passaggio per Noventa Vicentina di Mirco Rossi ha permesso agli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Da Vinci" di affrontare il tema dell'energia del nostro futuro.
Lo sviluppo che il petrolio ci ha concesso va compreso e forse bisogna superare il binomio "petrolio energia" e analizzare come e quanto siamo petroil-dependent.
Il libro passa attraverso il come eravamo e come siamo passati dall'uomo del ghiaccio prima al frigorifero in ogni casa, poi al condizionatore e infine al buco dell'ozono e al riscaldamento climatico.
"Energia e futuro" ci aiuta in questo viaggio e se non avete occasione d'incontrare Mirco Rossi, l'invito alla lettura del libro è un passaggio quasi obbligato.
Energia e futuro. Le opportunità del declino.
Editore EMI
ISBN : 9788830718739
256 pagine
Autore: Mirco Rossi Membro di ASPO (Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio) realizza conferenze e partecipa a dibattiti organizzati da gruppi culturali e associazioni.
giovedì 15 aprile 2010
Dizionario : Equal Pay Day
Equal Pay Day sta a significare che una donna, nella media europea, raggiunge il guadagno che un pari grado maschile raggiunge in un anno il 14 aprile dell'anno successivo.
Come facciamo a riempirci la bocca di discorsi sulla famiglia se poi si tollera che normalmente una donna sia pagata un 20% in meno di un uomo?
Per pensare alle famiglie le donne fanno, ad esempio, meno straordinari e sono poco disponibili alla mobilità, fattori che determinano, con altri, il gap salariale.
Nel nostro paese si evidenziano consistenti differenze nelle informazioni relative al fenomeno, che a seconda della fonte ammonterebbe al 9% fino a raggiungere il 27%.
Secondo Eurostat l’Italia avrebbe un gap retributivo pari a 18%, di poco inferiore a quello registrato dai primi 10 paesi dell’Unione, decisamente più basso di quello dell’Europa a 15 e a 25, rispettivamente pari a 23 e 24,5%
La giornata dell'Equal Pay Day viene festeggiata a Genova il 15 cm, altri come a Bolzano il 16 aprile e a Vicenza il 15 aprile in corso Palladio alle 10.30.
Ecco perché domani, le donne usciranno in strada con qualcosa di rosso: un vestito, una sciarpa, un cappello, una borsa o un borsellino rosso, lo stesso colore del loro portafoglio.
Come facciamo a riempirci la bocca di discorsi sulla famiglia se poi si tollera che normalmente una donna sia pagata un 20% in meno di un uomo?
Per pensare alle famiglie le donne fanno, ad esempio, meno straordinari e sono poco disponibili alla mobilità, fattori che determinano, con altri, il gap salariale.
Nel nostro paese si evidenziano consistenti differenze nelle informazioni relative al fenomeno, che a seconda della fonte ammonterebbe al 9% fino a raggiungere il 27%.
Secondo Eurostat l’Italia avrebbe un gap retributivo pari a 18%, di poco inferiore a quello registrato dai primi 10 paesi dell’Unione, decisamente più basso di quello dell’Europa a 15 e a 25, rispettivamente pari a 23 e 24,5%
La giornata dell'Equal Pay Day viene festeggiata a Genova il 15 cm, altri come a Bolzano il 16 aprile e a Vicenza il 15 aprile in corso Palladio alle 10.30.
Ecco perché domani, le donne usciranno in strada con qualcosa di rosso: un vestito, una sciarpa, un cappello, una borsa o un borsellino rosso, lo stesso colore del loro portafoglio.
mercoledì 14 aprile 2010
Twitter e il terzo mondo
E' il titolo di questo post inggannevole o è il nostro paese che ci inganna sulle nuove tecnologie. Giornali e pubblicità da anni ci martellano sul concetto di libera concorrenza nelle telecomunicazioni e di quando sia cresciuto il mercato dei cellulari in Italia.
Balle. Verrebbe da dire balle se è vero che Skype offre da anni la possibilità di comprare un numero fisso e di poterlo utilizzare tramite internet. L'Italia è arrivata a disporre di tale collegamento solo dopo anni. Ora vado a vedere il mio collegamento a Twitter e scopro che non è più possibile inviare SMS ( che inviavo in Inghilterra). Ma la cosa che mi imbarazza, e rimango nei termini civili, e l'elenco delle nazioni da cui si può accedere al servizio:
USA - Canada - Inghilterra - India - Irlanda - Australia - Nuova Zelanda - Svezia - Haiti - Indonesia - Romania - Sri Lanka _ Germania.
Mancheranno nazioni importanti, ma noi non ci facciamo mancare nulla. A quando un piano serio sulle telecomunicazioni che permetta anche al mio paese, Alonte, di disporre dei servizi di primo livello.
Ne va della qualità della vita, dei servizi all'industria, del commercio e, vorrei ricordare, della libertà d'informazione.
Balle. Verrebbe da dire balle se è vero che Skype offre da anni la possibilità di comprare un numero fisso e di poterlo utilizzare tramite internet. L'Italia è arrivata a disporre di tale collegamento solo dopo anni. Ora vado a vedere il mio collegamento a Twitter e scopro che non è più possibile inviare SMS ( che inviavo in Inghilterra). Ma la cosa che mi imbarazza, e rimango nei termini civili, e l'elenco delle nazioni da cui si può accedere al servizio:
USA - Canada - Inghilterra - India - Irlanda - Australia - Nuova Zelanda - Svezia - Haiti - Indonesia - Romania - Sri Lanka _ Germania.
Mancheranno nazioni importanti, ma noi non ci facciamo mancare nulla. A quando un piano serio sulle telecomunicazioni che permetta anche al mio paese, Alonte, di disporre dei servizi di primo livello.
Ne va della qualità della vita, dei servizi all'industria, del commercio e, vorrei ricordare, della libertà d'informazione.
martedì 13 aprile 2010
Un lutto per tutti noi
Apprendo dal Giornale di Vicenza della tragedia in Zambon. Non credo di conoscere Sebastiano Storti che ha perso la vita alla ditta farmaceutica di Almisano ieri sera nel compimento del suo lavoro, ma ciò non toglie che questo lutto colpisce la nostra Comunità.
Perché la morte di questo padre di famiglia non sia vana, dopo il dolore che porta ad una famiglia e alla sua sfera personale, chi legge dovrebbe interrogarsi su questa tragedia e dedicare almeno un minuto.
Perché la morte di questo padre di famiglia non sia vana, dopo il dolore che porta ad una famiglia e alla sua sfera personale, chi legge dovrebbe interrogarsi su questa tragedia e dedicare almeno un minuto.
La retta via
Un bel gesto di un imprenditore che si è fatto carico delle rette non pagate a Adro (BS). Ancora migliori le motivazioni che ha addotto.
«Sono - ha scritto l'imprenditore - figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film 'L'albero degli zoccoli'. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica».
Ha voluto anche dichiarare le sue preferenze politiche dicendo di «non essere comunista, d'aver votato Formigoni alle ultime elezioni» e d'essere certo che tra le 40 famiglie morose alcune sono «di furbetti che ne approfittano».
«Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell'Ucraina».
Lui, figlio di un mezzadro in un paese fino a pochi anni fa prevalentemente agricolo, si è rivolto ai suoi compaesani: «Si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi».
«Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo?».
«Ma dov'è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare 'partito dell' amore?'. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l'Italia? Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro al mese (regolari)».
Ripreso dal blog di Pippo Civati (copyleft)
«Sono - ha scritto l'imprenditore - figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film 'L'albero degli zoccoli'. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica».
Ha voluto anche dichiarare le sue preferenze politiche dicendo di «non essere comunista, d'aver votato Formigoni alle ultime elezioni» e d'essere certo che tra le 40 famiglie morose alcune sono «di furbetti che ne approfittano».
«Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell'Ucraina».
Lui, figlio di un mezzadro in un paese fino a pochi anni fa prevalentemente agricolo, si è rivolto ai suoi compaesani: «Si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi».
«Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo?».
«Ma dov'è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare 'partito dell' amore?'. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l'Italia? Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro al mese (regolari)».
Ripreso dal blog di Pippo Civati (copyleft)
lunedì 12 aprile 2010
Le vecchie cabine del telefono
Stanno sparendo le cabine del telefono. Le poche rimaste per legge stanno per esser smantellate a favore dei cellulari. E chi se ne frega se a favore del cellulare si buttano un sacco di risorse. L'Italia è un paese che ha subito adottato il cellulare e in pochi anni ha raggiunto livelli di penetrazione che in altri paesi non si sono viste in queste proporzioni. Sembrerebbe essere l'ennesimo miracolo Italiano, eppure io avevo il cellulare nei primi anni '90, lavoravo per un'azienda americana e andando a Boston non si vedevano cellulari per strada. E allora ti chiedi come può succedere che nella patria delle nuove tecnologie siano rimasti indietro. E allora mi accorsi che i telefoni portatili che in Italia si chiamano cellulari in America si chiamavano "mobile phone" ed erano installati fissi sulle auto. Un numero per casa, uno per l'ufficio e uno per l'auto. Andavi (anni '90) nelle sale di un hotel per un seminario e il collegamento Internet era talmente veloce che chi presentava il corso invitava a leggere i testi "aggiornati" sul sito e non dalle dispense stampate la settimana prima.
Oggi gli americani si stanno innamorando del iPad di Apple e in prima battuta NON ha il collegamento telefonico. Quando uscirà in Europa sarà presente la versione WiFi e UMTS. Ma in America le città sono piene di punti WiFi liberamente accessibili e in Italia si fa fatica grazie al decreto Pisanu. Tutto questo vorrà dire qualcosa?
E' di oggi la notizia che i Francesi vogliano sostituire le cabine del telefono con collegamenti internet e porre i primi 10' gratuiti. Questo è un esempio che dovremmo imitare e spingere la Telecom a migliorare i collegamenti. E chissa che anche ad Alonte non ci si impegni per migliorare il servizio.
Oggi gli americani si stanno innamorando del iPad di Apple e in prima battuta NON ha il collegamento telefonico. Quando uscirà in Europa sarà presente la versione WiFi e UMTS. Ma in America le città sono piene di punti WiFi liberamente accessibili e in Italia si fa fatica grazie al decreto Pisanu. Tutto questo vorrà dire qualcosa?
E' di oggi la notizia che i Francesi vogliano sostituire le cabine del telefono con collegamenti internet e porre i primi 10' gratuiti. Questo è un esempio che dovremmo imitare e spingere la Telecom a migliorare i collegamenti. E chissa che anche ad Alonte non ci si impegni per migliorare il servizio.
domenica 11 aprile 2010
Una giornata di sole a Milano
Ieri a Milano in una splendida giornata di sole.
La mia Milano alle volte mi manca e ieri il destino ha voluto che ne rincontrassi un pezzettino. Mi aveva appassionato l'idea lanciata da Pippo Civati di costruire un laboratorio CoCoPro di 3 mesi per mettere a fuoco delle proposte politiche da offrire al PD.
Con questa voglia in corpo che mi imbarco sul treno per Milano e uscito dalla Metro mi imbatto in una signora che nell'accompagnarmi all'Arci Bellezza mi racconta come all'Università di Pisa nella facoltà d'informatica i nostri ragazzi si siano ingegnati di collegare le PlayStation per dare più potenza di calcolo ai calcolatori del dipartimento. E allora mi vengono in mente i tempi quando anch'io collegavo le calcolatrici programmabili e l'appassionarmi a quelle piccole creature mi abbia portato prima a scrivere dei manuali e poi a scriverne dei programmi.
Poi arrivo in questa sala gremita di giovani e non solo, e mi accorgo che in fondo ala sala c'é il mio primo capo ufficio : Luigi. Un piacere particolare rivederlo perché ancora oggi mi moglie se mi vede far ordine lo attribuisce a lui e alla sua particolare mania per i "Folder". Da quando ho conosciuto Luigi sono diventato un divoratore di quelle buste trasparenti con i fori sul lato lungo e ancora adesso imbusto di tutto. La sala si appassiona agli interventi che si susseguono velocemente e si vengono a scoprire un pò di cose che varrà la pena di raccogliere meglio e di tornarci in un altri post.
Per ora solo un appello: torniamo a far Politica. Politica delle idee, degli atti concreti. La Politica che deve avere l'ambizione di cambiare le cose e di lavorare per un mondo più giusto.
Perchè quella signora, Rita, che mi ha accompagnato all'Arci Bellezza poi ha preso la parola e (docente universitaria di Economia) ha detto che in Italia non esiste un piano industriale, che la forbice tra chi è ricco e chi non arriva alla fine del mese sta crescendo calcolando il coefficiente di Gini.
La mia Milano alle volte mi manca e ieri il destino ha voluto che ne rincontrassi un pezzettino. Mi aveva appassionato l'idea lanciata da Pippo Civati di costruire un laboratorio CoCoPro di 3 mesi per mettere a fuoco delle proposte politiche da offrire al PD.
Con questa voglia in corpo che mi imbarco sul treno per Milano e uscito dalla Metro mi imbatto in una signora che nell'accompagnarmi all'Arci Bellezza mi racconta come all'Università di Pisa nella facoltà d'informatica i nostri ragazzi si siano ingegnati di collegare le PlayStation per dare più potenza di calcolo ai calcolatori del dipartimento. E allora mi vengono in mente i tempi quando anch'io collegavo le calcolatrici programmabili e l'appassionarmi a quelle piccole creature mi abbia portato prima a scrivere dei manuali e poi a scriverne dei programmi.
Poi arrivo in questa sala gremita di giovani e non solo, e mi accorgo che in fondo ala sala c'é il mio primo capo ufficio : Luigi. Un piacere particolare rivederlo perché ancora oggi mi moglie se mi vede far ordine lo attribuisce a lui e alla sua particolare mania per i "Folder". Da quando ho conosciuto Luigi sono diventato un divoratore di quelle buste trasparenti con i fori sul lato lungo e ancora adesso imbusto di tutto. La sala si appassiona agli interventi che si susseguono velocemente e si vengono a scoprire un pò di cose che varrà la pena di raccogliere meglio e di tornarci in un altri post.
Per ora solo un appello: torniamo a far Politica. Politica delle idee, degli atti concreti. La Politica che deve avere l'ambizione di cambiare le cose e di lavorare per un mondo più giusto.
Perchè quella signora, Rita, che mi ha accompagnato all'Arci Bellezza poi ha preso la parola e (docente universitaria di Economia) ha detto che in Italia non esiste un piano industriale, che la forbice tra chi è ricco e chi non arriva alla fine del mese sta crescendo calcolando il coefficiente di Gini.
sabato 10 aprile 2010
Mercato ad Alonte
La primavera astronomica è iniziata e nonostante le temperature ancora non siano adeguate, abbiamo tutti voglia di rinnovamento, anche in cucina. Per chi si attiene alla stagionalità dei prodotti per scelta ideologica ma anche economica ha voglia ora di insalata novella, cipollotti, asparagi e ... piselli!
Il luogo ideale per trovarli freschi e saporiti è sicuramente il mercato del lunedì a Lonigo... ma perchè non qualificare la nostra Piazza S.Savina per un mercato a Km 0? Insieme alle verdure, anche qualche prodotto locale, dal vino ai salumi, al miele e - perchè no? - , ai prodotti del Gruppo Missionario!
Ad Alonte gli esercizi commerciali stentano ad attecchire, ma il classico mercato potrebbe essere utile per una valorizzazione delle aziende locali. Potrebbe essere a scadenza mensile, o quindicinale, magari nel tardo pomeriggio quando Alonte si anima per l'uscita dei bambini dalla scuola o di sabato mattina, quando la maggior parte degli alontini è "fisicamente" ad Alonte!
Io continuo a lanciare l'idea; soprattutto alla Pro Loco e agli Amministratori locali. Qualche tempo fa avevo letto un intervento del nostro Sindaco sull'argomento, che si diceva disponibile e che aveva anche ipotizzato l'utilizzo dello stabile della Provincia sulla Provinciale. Penso che l'idea dovrebbe essere ripresa, senza lasciarsi spaventare dalla difficoltà di individuazione di un luogo fisico adatto, ma sostenendo la voglia di primizie e di novità!
venerdì 9 aprile 2010
Ostello per giovani: No. Centro Culturale : No. Frantoio : No
Oggi viene ufficializzato il voto contrario al finanziamento dell'Ostello per la gioventù di Alonte. Anche il laboratorio di valorizzazione del turismo e dell'economia di Orgiano e un frantoio a Nanto.
Non mancano i buoni motivi per sostenere le diverse cause, e qui se ne era parlato.
Spiace constatare come un miglior coordinamento tra i Comuni avrebbe potuto portare risultati più efficai a tutto il territorio e oggi potremmo esser qui a rallegrarci della messa in cantiere di un'opera che da sviluppo alla nostra zona.
Noi rimaniamo in attesa di tempi migliori e lieti di poter scrivere che si sono unite le forze per un risultato complessivo migliore.
Non mancano i buoni motivi per sostenere le diverse cause, e qui se ne era parlato.
Spiace constatare come un miglior coordinamento tra i Comuni avrebbe potuto portare risultati più efficai a tutto il territorio e oggi potremmo esser qui a rallegrarci della messa in cantiere di un'opera che da sviluppo alla nostra zona.
Noi rimaniamo in attesa di tempi migliori e lieti di poter scrivere che si sono unite le forze per un risultato complessivo migliore.
martedì 6 aprile 2010
Google, Obama e il basso Vicentino
Leggendo l'articolo di Wired.it colpisce di cosa stiano parlando negli USA e di come noi si sia lontani da quegli standard.
"Da noi il ritmo delle innovazioni relative alla banda larga è, volendo usare un generoso eufemismo, molto, molto, compassato. L'ultima notizia, risalente a pochi giorni fa, è l'assenza della voce banda larga nel pacchetto degli incentivi varati da Governo, con l'eccezione dei 20 milioni di euro di bonus Internet veloce dedicato ai giovani. Nel 2009 Nella classifica delle connessioni a internet l'Italia si colloca al 53% (il 47% nel 2008), contro il 79% della Germania, il 71% del Regno Unito e il 63% della Francia. Dietro di noi solo gli oramai Bulgari e Greci. Il commercio elettronico sta finalmente prendendo piede, visto che l'anno scorso quasi il 40% delle persone tra i 16 e i 74 anni ha infatti compiuto acquisti su Internet."
"Da noi il ritmo delle innovazioni relative alla banda larga è, volendo usare un generoso eufemismo, molto, molto, compassato. L'ultima notizia, risalente a pochi giorni fa, è l'assenza della voce banda larga nel pacchetto degli incentivi varati da Governo, con l'eccezione dei 20 milioni di euro di bonus Internet veloce dedicato ai giovani. Nel 2009 Nella classifica delle connessioni a internet l'Italia si colloca al 53% (il 47% nel 2008), contro il 79% della Germania, il 71% del Regno Unito e il 63% della Francia. Dietro di noi solo gli oramai Bulgari e Greci. Il commercio elettronico sta finalmente prendendo piede, visto che l'anno scorso quasi il 40% delle persone tra i 16 e i 74 anni ha infatti compiuto acquisti su Internet."
lunedì 5 aprile 2010
domenica 4 aprile 2010
Per una Pasqua non banale : Martin Luther King
L'assassinio di Martin Luther King
Il 4 aprile 1968 il pastore protestante, attivista politico, leader dei diritti civili e premio Nobel per la pace statunitense, Martin Luther King viene ucciso a Memphis, segnando una data tragica per la storia dei diritti civili negli Stati Uniti. Spesso accostato a Ghandi per il suo impegno per la resistenza non-violenta contro la discriminazione, Martin Luther King è stato uno dei più giovani premi Nobel per la pace: lo ha infatti ricevuto nel 1964, quando aveva solo 35 anni. Più volte arrestato e ostacolato dagli ambienti segregazionisti del Sud degli Stati Uniti, sia in modo legale, che illegale, attraverso le manovre sviluppate dall'FBI per raccogliere o costruire prove volte ad incriminarlo, Mart in Luther King aveva ricevuto molteplici minaccie. Il 4 aprile 1968, mentre è sul balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee, poco prima di partecipare ad un incontro locale in una chiesa, una scarica di colpi di arma da fuoco lo uccide in pochi minuti.
(Fonte History Channel)
Il 4 aprile 1968 il pastore protestante, attivista politico, leader dei diritti civili e premio Nobel per la pace statunitense, Martin Luther King viene ucciso a Memphis, segnando una data tragica per la storia dei diritti civili negli Stati Uniti. Spesso accostato a Ghandi per il suo impegno per la resistenza non-violenta contro la discriminazione, Martin Luther King è stato uno dei più giovani premi Nobel per la pace: lo ha infatti ricevuto nel 1964, quando aveva solo 35 anni. Più volte arrestato e ostacolato dagli ambienti segregazionisti del Sud degli Stati Uniti, sia in modo legale, che illegale, attraverso le manovre sviluppate dall'FBI per raccogliere o costruire prove volte ad incriminarlo, Mart in Luther King aveva ricevuto molteplici minaccie. Il 4 aprile 1968, mentre è sul balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee, poco prima di partecipare ad un incontro locale in una chiesa, una scarica di colpi di arma da fuoco lo uccide in pochi minuti.
(Fonte History Channel)
sabato 3 aprile 2010
Apple
Ne ha fatta di strada uno come Steve Jobs, senza pancreas e operato per il trapianto del fegato. Una volta disse che la storia si legge per punti e oggi con iPad potrebbe aver scritto un altro punto importante nella storia dell'informatica.
giovedì 1 aprile 2010
Grazie Lega
Chi legge questo blog non può non sapere come mi sia orientato durante per le elezioni Regionali, e questo titolo può apparire bizzarro o di presa in giro. Niente di più sbagliato, il mio è un ringraziamento sincero perché fonte di alcune riflessioni che con voi volevo condividere.
Un primo pensiero va alla candidatura. Boschetto ha dimostrato come sia importante lo schierare una candidatura forte e con una personalità apprezzata al di là degli schieramenti, in questo anche un CV molto denso come quello esposto dal candidato della Lega non è sufficiente.
Va spesa una considerazione anche sul programma. Si dimostra come sia importante proporre un programma costruttivo e credibile. Non è detto che ciò che viene sbandierato a livello nazionale e regionale sia adatto a livello comunale.
Cosa può voler dire combattere l'immigrazione a livello comunale, e sarà poi sufficiente per coprire le carenze di un programma che deve rilanciare una cittadina come Lonigo. Qui forse vale la pena ricordare da che parte stava la Lega quando si sono ridotte le funzionalità dell'ospedale di Lonigo, e a poco sono valse le posizioni barricadere assunte allora dal candidato Giorgio.
Ad esempio io incomincerei a chiedermi se l'atteggiamento di continua provocazione assunto dal Sindaco Leghista di Montecchio faccia bene in primis alla sua cittadinanza?
Queste elezioni comunali mi hanno ridato il sorriso e mi pare debbano suonare una sveglia a tutti coloro che pensino di fare Politica. Innanzi tutto i Leoniceni hanno dimostrato intelligenza e rispetto. Non dico questo perché vincendo Boschetto e perdendo Giorgio la cosa è giusta e diversamente sarebbe un popolo che sbaglia perché indottrinato. No! Parto da altre considerazioni.
A Lonigo si è verificato che un elettore su tre della Lega Nord abbia contemporaneamente votato una lista a livello Regionale e un'altra lista a livello Comunale. Hanno deciso dimostrando che sanno scegliere e che innanzi tutto va rispettato il loro voto dato ... alla Lega Nord.
Puerili e di poco rispetto le dichiarazioni sentite del Ministro Brunetta che giustifica la sua sconfitta con la diserzione della Lega a Venezia. L'elettore non è un pacchetto e non si può pretendere di averli in pugno, nemmeno il PDL.
Non cerchi la Lega locale giustificazioni sulle liti fatte con il PDL. La Lega oggi a Lonigo ha perso i suoi voti e non è la prima volta.
Io spero che queste piccole considerazioni trovino un confronto serio e costruttivo già in sede locale e che non ci si sieda sugli allori. Valgono a questo proposito le osservazioni sollevate da Pippo Civati e da Luca Sofri.
Tutto quanto scritto sopra vale anche ad Alonte. Non basta dire dei no secchi, ci si deve impegnare per il bene del nostro paese e iniziare ora a costruire una proposta credibile per i prossimi impegni.
Un primo pensiero va alla candidatura. Boschetto ha dimostrato come sia importante lo schierare una candidatura forte e con una personalità apprezzata al di là degli schieramenti, in questo anche un CV molto denso come quello esposto dal candidato della Lega non è sufficiente.
Va spesa una considerazione anche sul programma. Si dimostra come sia importante proporre un programma costruttivo e credibile. Non è detto che ciò che viene sbandierato a livello nazionale e regionale sia adatto a livello comunale.
Cosa può voler dire combattere l'immigrazione a livello comunale, e sarà poi sufficiente per coprire le carenze di un programma che deve rilanciare una cittadina come Lonigo. Qui forse vale la pena ricordare da che parte stava la Lega quando si sono ridotte le funzionalità dell'ospedale di Lonigo, e a poco sono valse le posizioni barricadere assunte allora dal candidato Giorgio.
Ad esempio io incomincerei a chiedermi se l'atteggiamento di continua provocazione assunto dal Sindaco Leghista di Montecchio faccia bene in primis alla sua cittadinanza?
Queste elezioni comunali mi hanno ridato il sorriso e mi pare debbano suonare una sveglia a tutti coloro che pensino di fare Politica. Innanzi tutto i Leoniceni hanno dimostrato intelligenza e rispetto. Non dico questo perché vincendo Boschetto e perdendo Giorgio la cosa è giusta e diversamente sarebbe un popolo che sbaglia perché indottrinato. No! Parto da altre considerazioni.
A Lonigo si è verificato che un elettore su tre della Lega Nord abbia contemporaneamente votato una lista a livello Regionale e un'altra lista a livello Comunale. Hanno deciso dimostrando che sanno scegliere e che innanzi tutto va rispettato il loro voto dato ... alla Lega Nord.
Puerili e di poco rispetto le dichiarazioni sentite del Ministro Brunetta che giustifica la sua sconfitta con la diserzione della Lega a Venezia. L'elettore non è un pacchetto e non si può pretendere di averli in pugno, nemmeno il PDL.
Non cerchi la Lega locale giustificazioni sulle liti fatte con il PDL. La Lega oggi a Lonigo ha perso i suoi voti e non è la prima volta.
Io spero che queste piccole considerazioni trovino un confronto serio e costruttivo già in sede locale e che non ci si sieda sugli allori. Valgono a questo proposito le osservazioni sollevate da Pippo Civati e da Luca Sofri.
Tutto quanto scritto sopra vale anche ad Alonte. Non basta dire dei no secchi, ci si deve impegnare per il bene del nostro paese e iniziare ora a costruire una proposta credibile per i prossimi impegni.
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