Capisco che si voglia più energia per uno sviluppo migliore. Lasciamo qui da parte se sviluppo vuole sempre dire migliori condizioni di vita e se possiamo limitarci a misurare e farci misurare dal PIL. Oggi vale la pena interrogarci (meglio sarebbe darsi anche delle risposte) se noi vogliamo il nucleare. Trovo qui alcune valutazioni :thinkup e le lascio solo come spunto iniziale senza pretesa di rappresentare l'intero panorama delle posizioni che rappresentano il problema. A chi legge suggerire nuovi spunti e osservazioni.
Mi limito ad un invito : Tu il nucleare lo vorresti sotto casa? E la domanda non è peregrina come può apparire perché ci dobbiamo interrogare come mai alcune cose vadano sempre bene e si pensi che debbano accadere altrove. Quasi 15 anni fa mi trovai sui banchi dell'opposizione in Amministrazione Comunale e se approvai il centro di fitodepurazione fù sicuramente per diversi motivi, ma non ultimo l'idea che la nostra comunità si orientasse verso una assunzione di responsabilità e tentasse di limitare l'impatto ambientale. Oggi come ieri si torna a parlare di inceniritore dei rifiuti, vogliamo parlarne?
Vogliamo provare ad impostare le questioni in linea con l'appello che molti anni fa fece JF Kennedy : "Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, ma cosa tu puoi fare per il tuo paese". E la risposta non può allontanarsi da un'altra domanda molto semplice : "Che mondo voglio lasciare ai nostri figli?"
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