domenica 1 agosto 2010

Giocare ad Alonte

L'estate è il momento del gioco, del divertimento e della rottura delle regole che valgono nel resto dell'anno. Anche per la maggior parte dei bambini che può alzarsi con calma e andare a dormire tardi, giocare senza orari, in compagnia di amici vecchi e nuovi...forse queste sono le vere vacanze e meno i vari campi organizzati da parrocchie ed associazioni.
Ma dove si gioca ad Alonte? Personalmente sono a conoscenza di due aree attrezzate per bambini: quella della "contrada arancione" e l'altra in via 1°maggio a Corlanzone. Della prima ho sperimentato l'acqua ferma sugli scivoli perchè sono stati posizionati contro pendenza, l'erba incolta e gli spigoli del cemento che la delimita; del secondo invece voglio parlare più diffusamente. Fino a qualche anno fa il lotto libero del quartiere destinato a verde pubblico era occupato da un prato usurato dalle corse dei bambini che giocavano a calcio liberamente, da un paio di giostrine e una castello con annesso scivolo, una panchina che a seconda delle necessità veniva spostata all'interno dell'area....Molto poco dignitoso per un quartiere residenziale, ma efficace come punto di incontro.
La precedente Amministrazione ha pensato giustamente di rendere più decorosa l'area e ha speso parecchi soldi pubblici per trasformare il parco giochi in un'area attrezzata per il calcetto: sono comparse le porte, delle bellissime linee di campo, le bandierine per il calcio d'angolo, il tutto posizionato su un prato sintetico, perfetto in ogni stagione, che non necessita di acqua e di manutenzione. Dicono che è stato voluto dai ragazzi del quartiere, che ora sono grandi e che vanno a giocare a calcio in squadra nei paesi limitrofi o non giocano più. Accanto al campo, il triangolo libero sotto i fili della cabina elettrica (e i campi magnetici!) hanno trovato posto alcune giostrine, due panchine, il tutto tra alte reti metalliche che proteggono l'uscita del pallone e le proprietà limitrofe: una sorta di piacevole prigione. Dimenticavo: 4 alberi a far ombra sul campo, che cresceranno in modo lento (chi ha scelto il ginko biloba?!) ed inopportuno (sono cespugliosi!).
Ora riconosco che il tutto offre al primo impatto una gradevole sensazione, grazie anche ai sassi a vista (saranno in tono con un quartiere degli anni '60?! Ma del resto dobbiamo garantire il lavoro ai cavatori che poi ci finanziano!) e alla seduta in marmo del muretto, però vorrei segnalare il rovescio della medaglia: sotto il sole di luglio, l'erba sintetica diventa sostanzialmente una colata di plastica verde nera che raggiunge temperature prossime a quella dell'asfalto (i bambini sono tornati a casa dicendomi che i piedi scottavano!); allora si gioca di sera... fintanto che la luce naturale lo permette: già perchè il timer dell'illuminazione è rotto (alcuni dicono manomesso per non essere disturbati dalle grida); la segnalazione è stata fatta, ma i risultati non si vedono.
Credo che tutti abbiano delle sacrosante rivendicazioni su quest'area: il fatto sostanziale è che ciò evidenzia scelte sbagliate a monte: serviva proprio un campetto così strutturato? Non era meglio un'area verde (con erba naturale, più fresca anche se più costosa) adatta a molteplici usi, con spazi adeguati a tutte le età che permettevano una fruizione da parte anche di adulti che potevano controllare a loro volta linguaggi e volume dei ragazzi?
Qualcuno si chiederà il perchè di tale post. Eccolo spiegato: nell'ultimo numero dell' Alontino che è arrivato, si ringrazia apertamente il senatore Franco per aver permesso il finanziamento del futuro parco giochi in zona palestra. Auspico una progettazione seria dell'impianto, adeguata alle necessità dei fruitori e non solo una realizzazione a vantaggio dell'immagine dell'Amministrazione. Perchè non tentare un esperimento di progettazione partecipata con le classi della scuola dell'infanzia e della primaria?..."Sogno di una notte di mezza estate"!

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